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Pubblicato: 05/10/2020 da redazione



Visite medico-agonistiche, buone notizie: dal 1 ottobre il Maggiore di nuovo ai ritmi pre-Covid. Capacità aumentata del 50%

Ottobre è iniziato portando in dote una buona notizia, tanto attesa da tutti gli atleti agonisti (e sono diverse migliaia) della città: dal 1° di questo mese, infatti, gli ambulatori della Medicina dello Sport dell'Ospedale Maggiore, dove si effettuano gli esami per l'idoneità agonistica, hanno ripreso a lavorare ai ritmi pre-lockdown, aumentando così del 50% la capacità oraria di utenti potenzialmente visitabili.

A rendere pubblico il tanto atteso ritorno alla normalità, pur nel mantenimento di tutte le misure adottate in questi mesi - dal distanziamento alle sanificazioni - è il direttore del Centro Cardiovascolare, che gestisce la Medicina dello Sport, Andrea Di Lenarda, il quale ha ricordato come questa decisione aiuterà sicuramente ad alleggerire le liste di attesa, che nelle settimane scorse avevano raggiunto numeri importanti. Sono due i medici che eseguono le visite di idoneità coadiuvati/supportati da infermieri, oss e specializzandi. Si tratta di un passo avanti significativo, in contiguità con la riapertura di altre strutture convenzionate del territorio, nell'ottica di un'offerta sanitaria che, lentamente, sta ritornando ai livelli pre Covid, anche se per una completa normalità ci vorrà ancora del tempo.

Nel frattempo, negli ambulatori del Centro Cardiovascolare dedicati alle visite di idoneità agonistica, l'Asugi ha completato a fine settembre i rilievi tecnici, che consentiranno di partire a breve con l'installazione di una parete scorrevole (grazie al prezioso contributo dell'Associazione Amici del Cuore) in grado di separare la stanza dedicata alla spirometria, che è la prova potenzialmente più a rischio - sia per l'utenza che per il personale sanitario - a causa dei cosiddetti droplet emessi nell'aria e che teoricamente sono in grado di veicolare il Coronavirus. I lavori dovrebbero durare una trentina di giorni pertanto, dal mese di novembre, la Medicina dello Sport diventerà ancora più attrezzata per affrontare al meglio questa situazione emergenziale.