Cardiopatie Congenite dell'Adulto (GUCH)

Responsabile: Dott. Giorgio Faganello

 

Ambulatorio delle cardiopatie congenite dell'adulto

Premessa
La cardiopatia congenita è un’anormalità della struttura cardiaca o dei grandi vasi che è presente al momento della nascita e che può avere un’espressione clinica più o meno rilevante nel tempo.

L’incidenza di cardiopatia congenita nei neonati è di circa 6-8 per mille abitanti. In Friuli Venezia Giulia sono stimati esserci almeno 1400 pazienti affetti da cardiopatia congenita.

Per la complessità del caso clinico e per la cronicità della patologia, il paziente affetto da cardiopatia congenita abbisogna di esser seguito clinicamente da un team dedicato e sensibilizzato alla patologia.

  • Difetti del setto interatriale
  • Drenaggio anomalo totale o parziale delle vene polmonari
  • Difetti del setto interventricolare
  • Tetralogia di Fallot
  • Truncus arteriosus
  • Trasposizione dei grandi vasi
  • Trasposizione congenitamente corretta dei grandi vasi
  • Atresia della valvola polmonare con setto interventricolare intatto e non
  • Ventricolo destro a doppia uscita
  • Ostruzioni del tratto di efflusso ventricolare sinistro
  • Stenosi valvolare o sopra-valvolare aortica
  • Ventricolo sinistro ipoplastico
  • Anomalia di Ebstein
  • Stenosi della valvola polmonare
  • Canali atrio-ventricolari completi o parziali
  • Atresia della valvola tricuspide
  • Coartazione aortica
  • Pervietà del Dotto di Botallo
  • Valvola aortica bicuspide
  • Anelli vascolari
  • Malattia di Kawasaki
  • Sindrome di Marfan
Tabella 1 : Maggiori tipi di cardiopatie congenite  

Cos’è
L’ambulatorio delle Cardiopatie Congenite dell’Adulto si rivolge prevalentemente alle strutture sanitarie appartenenti all’Area Vasta Isontino-Giuliana e non solo. Sulla base della storia anamnestica e dei sintomi clinici viene impostato un PDTA personalizzato (Tabella 2) ed iniziata la terapia appropriata. L’approccio al paziente con cardiopatia congenita è multidisciplinare e spesso prevede un’interazione ed una sinergia tra figure professionali appartenenti a differenti ambiti specialistici.

  • Elettrocardiogramma
  • 6-minutes walking test
  • Test da sforzo al cicloergometro o al tappeto rotante
  • Test da sforzo Cardio-Polmonare
  • Ecocardiografia (transtoracico, transesofagea, 3-dimensionale)
  • Ecocardiografia con contrasto (farmacologico o fisiologico)
  • Ecocardiografia da stress (farmacologico o fisico)
  • Ecografia vascolare arteriosa e venosa
  • Diagnostica delle aritmie (monitoraggio telemetrico, elettrocardiografia, ECG - Holter ECG, HRV)
  • Monitoraggio Ambulatoriale della Pressione Arteriosa
  • Monitoraggio delle Apnee Notturne
  • Esami bioumorali (Point-of-care), saturazione O2
  • Risonanza Magnetica Cardiaca
  • Angio-Tac Cardiaca
Tabella 2: Prestazioni eseguibili presso l'Ambulatorio delle Cardiopatie Congenite dell'Adulto  

La discussione dei casi clinici più complessi è collegiale. L’Ambulatorio delle Cardiopatie Congenite dell’Adulto funge da collante tra le varie figure specialistiche.

Lo staff
Il team dell'Ambulatorio delle Cardiopatie Congenite dell’Adulto è costituito da: Dott. Giorgio Faganello (Responsabile), Dott.ssa Giulia Russo e dagli infermieri Sig.ra Endria Casanova Borca, Tiberio Pontoni.

Come si accede
L'Ambulatorio delle Cardiopatie Congenite dell'Adulto è attivo un giorno alla settimana presso il Centro Cardiovascolare, ASS1, Ospedale Maggiore.

Centro Cardiovascolare, ASS1, Ospedale Maggiore
Via Slataper, 9 - 34125 Trieste
tel. 040 3992890-2902
fax 040 3992935
e-mail: ambulatorio.congeniti@ass1.sanita.fvg.it

I pazienti accedono all'Ambulatorio tramite invio diretto dal Medico di Medicina Generale o dallo specialista ospedaliero/territoriale.


Life Skills - Costruire salute e benessere

Le Life Skills possono essere definite come una serie di abilità che, se opportunamente sviluppate, sono in grado di aiutare l’individuo a mantenere il proprio equilibrio interiore, a gestire efficacemente lo stress e a relazionarsi con gli altri nella maniera più efficace e propositiva. Pur essendo state presentate originariamente dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità come competenze da sviluppare nei giovani all’interno della scuola (1), finalizzate alla prevenzione dei comportamenti a rischio di bambini e adolescenti, nel tempo si sono dimostrate utilissimi strumenti di sviluppo personale e relazionale utilizzabili in egual modo da giovani e adulti per gestire positivamente i rapporti tra il singolo, il proprio mondo interiore e la propria realtà esteriore, fisica e sociale. Ecco quali sono le principali abilità e competenze che costituiscono le fondamenta delle Life Skills:

. Decision making (capacità di prendere decisioni): l’abilità decisionale comporta la capacità di valutare con oggettività e chiarezza le diverse opzioni e le conseguenze ad esse legate. Nell’ambito della salute, questa capacità acquisisce fondamentale importanza nelle scelte relative, in particolare, agli stili di vita e ai comportamenti a rischio.

. Problem solving (capacità di risolvere i problemi): questa capacità, se opportunamente sviluppata, aiuta ad accrescere non solamente ‘ciò che si sa’, ma anche di migliorare la propria capacità di ‘saper fare’. Ogni patologia cronica richiede la capacità di risolvere nuovi problemi e sfide per poter mantenere, ritrovare e promuovere benessere.

. Pensiero creativo: Unisce e fonde le due precedenti competenze permettendo all’individuo di esplorare e identificare tutte le alternative possibili ad un dato problema, trovando risposte nuove e flessibili a situazioni quotidiane. Il pensiero creativo permette quindi, nell’ambito della salute, di ‘vedere’ la realtà con occhi sempre nuovi e fornisce gli stimoli necessari per superare stereotipi precostituiti (ad es. il concetto di corpo sano e corpo malato), trovando le proprie ‘uniche’ risposte alle diverse variabili della salute.

. Pensiero critico: consente di analizzare informazioni ed esperienze in maniera oggettiva. Può contribuire alla promozione della salute attraverso lo sviluppo delle capacità legate al saper riconoscere e valutare i diversi elementi che influenzano i nostri atteggiamenti e comportamenti.

. Comunicazione efficace: questa abilità aiuta a manifestare, sia in maniera verbale che non verbale, opinioni, desideri, bisogni e paure, e ci permette di chiedere aiuto in maniera efficace, in caso di necessità. Una buona comunicazione permette di cercare e trovare ‘simmetria’ nel nostro rapporto con gli altri, amici, familiari, professionisti e ci lascia esprimere i nostri bisogni con chiarezza e assertività.

. Capacità relazionale: aiuta, in sinergia con la comunicazione empatica, a mettersi in relazione e a interagire positivamente con le persone con cui entriamo in contatto ogni giorno, creando e rafforzando le nostre relazioni interpersonali per garantire e promuovere il nostro benessere individuale e sociale.

. Autoconsapevolezza: ‘Chi sono?’, ‘Cosa sto provando?’, ‘Quali sono i miei punti di forza?’, ‘Quali le mie vulnerabilità?’. Saper riconoscere noi stessi, il nostro carattere, i nostri bisogni, i cambiamenti delle nostre emozioni e sensazioni fisiche ed emotive rappresenta uno strumento indispensabile per vivere con pienezza e felicità la nostra vita, in armonia con noi stessi e con il mondo che ci circonda. La salute intesa come armonia nella disarmonia passa attraverso il pieno riconoscimento di noi stessi e del nostro ruolo nel mondo.

. Empatia: è la capacità di essere presenti, qui e ora, alle emozioni ed esperienze dell’altro, mantenendo intatti i nostri confini fisici ed emotivi ma sapendo accogliere gli altri nella loro interezza e/o diversità. La capacità empatica è alla base della felicità, perché ci permette di ‘vedere’ oltre noi stessi e di usare il cuore oltre i limiti fisici del muscolo cardiaco, esplorandone le infinite potenzialità.

. Gestione delle emozioni: Autoconsapevolezza ed empatia permettono di apprendere a gestire le nostre emozioni ed essere presenti e partecipi a quelle degli altri senza venirne travolti. Gestione dello stress: ‘Figlia’ delle abilità precedenti, la gestione dello stress ci permette di riconoscere, affrontare e gestire consapevolmente ed efficacemente situazioni ed eventi stressanti della nostra vita.

Possedere Life Skills ben sviluppate significa quindi vivere la nostra vita come individui ‘sani’ anche in un contesto di malattia o di maggiore fragilità fisica, consapevoli di possedere la capacità necessarie ad affrontare e vincere le sfide che la vita a volte ci presenta. Per fare questo, occorrono coraggio, intelligenza, determinazione, flessibilità e gentilezza. Come dice John Graham “Una buona regola di vita è avere sempre il cuore un po’ più tenero della testa”...

(1) World Health Organization (1994).
Life skills education for children and adolescents in school. Geneva.

Dott.ssa Kira Stellato - Counselor