Cardiopatico Cronico

Responsabile: Dott.ssa Antonella Cherubini

 

Ambulatorio del cardiopatico cronico

 
Gli ambulatori dedicati del Centro Cardiovascolare sono nati dall’esigenza di prendere in carico il Paziente cardiopatico cronico, seguito dal nostro Centro oppure segnalato dopo la dimissione dal reparto ospedaliero o dal Medico di Medicina Generale o dal Distretto. All’ambulatorio del cardiopatico cronico afferiscono Pazienti con cardiopatia valvolare e vizi valvolari di entità moderata-severa, pazienti operati di sostituzione valvolare o di by-pass aortocoronarico, pazienti con cardiopatia ischemica cronica, stato post infartuale o post rivascolarizzazione con angioplastica, Pazienti con scompenso cardiaco e Pazienti aritmici.

Scopo dell’ambulatorio del cardiopatico cronico è quello di richiamare periodicamente il Paziente cardiopatico ed eseguire periodici controlli clinici, talvolta con il supporto di indagini strumentali (ecocardiogramma, Holter, prova da sforzo), ottimizzare la terapia cardiologica, prevenire l’instabilità che conduce al ricovero. Il Paziente viene valutato dal punto di vista dei sintomi, visitato e vengono presi in visione gli esami di laboratorio eseguiti. Qualora si evidenzino modifiche della sintomatologia o dell’obiettività vengono richiesti un’ ecocardiogramma o altri approfondimenti strumentali. La terapia cardiologica viene modulata per raggiungere i valori di pressione e colesterolo considerati ottimali dalle linee guida internazionali in cardiologia. La frequenza dei controlli viene stabilita sulla base della cardiopatia e della stabilità clinica. Pazienti stabili ai controlli con cardiopatia di grado lieve vengono riaffidati al proprio Medico di Medicina Generale per i successivi controlli. Viceversa pazienti più instabili, con necessità di aggiustamento della terapia vengono richiamati più frequentemente a controllo.

Scopo dell’ambulatorio dedicato è quello di dare supporto al Paziente cardiopatico cronico, che ha un riferimento costante nel Cardiologo (e nel Centro Cardiovascolare) che lo prende in carico. Il tentativo è quello di ottimizzare le risorse disponibili e di creare una rete di comunicazione tra Paziente, Medico di Medicina generale e Cardiologo, in modo da dare una risposta a possibili problemi di ordine cardiologico e di prevenire le instabilizzazioni della malattia che conducono al ricovero.