La
Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) ha proposto una
rivalutazione clinica e strumentale degli atleti che hanno contratto il Covid e di coloro che hanno sviluppato una sintomatologia suggestiva in corso di pandemia.
La raccomandazione iniziale è che tutti coloro che hanno contratto il virus, per ricominciare a fare sport agonistico, debbano ritornare dal medico o alla struttura che ne ha rilasciato il certificato di idoneità. Se quest'ultimo è prossimo alla scadenza o se è scaduto va ripetuta la visita di certificazione mentre chi ha il certificato ancora valido deve fare una visita aggiuntiva alla fine della quale gli sarà
rilasciato il certificato di "Ritorno al gioco" ("Return to play") che dovrà essere
consegnato alla società di appartenenza.
E' stato chiarito e ufficializzato proprio in questi giorni, in ogni caso, che
il check up per l'ottenimento dell'abilitazione allo sport, per i minorenni che hanno superato la positività al Covid, è gratuito così come eventuali ulteriori accertamenti che il medico dello sport dovesse prescrivere. Come ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, durante l'incontro con il presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, questi
esami rientrano nei livelli essenziali di assistenza ("Lea"). E' da precisare che tali prestazioni rientrano nei livelli essenziali di assistenza e quindi vanno
erogate a titolo gratuito solo nel caso di
atleti minorenni. Nella valutazione degli
atleti che sono guariti dal Coronavirus, è indispensabile considerare le possibili conseguenze dello stesso su organi ed apparati. Il medico dello sport, a tale riguardo, è chiamato ad effettuare tutte le necessarie valutazioni e a prescrivere ogni esame ritenuto opportuno, nel rispetto delle raccomandazioni emanate dalla Federazione medico sportiva italiana.