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Pubblicato: 15/11/2019 da



Nati per Muoversi si amplia con “l'unione fa la... flotta”

Nati per muoversi

Un progetto che già nel 2018 aveva riscosso un grandissimo successo ma che quest'anno si è ampliato, ha coinvolto altre
realtà e differenti sodalizi, tutti accomunati da un unico obiettivo: l'integrazione attraverso il mare, l'attività fisica come elemento propulsivo per migliorare la qualità di vita, l'esercizio ginnico come “medicina naturale” contro l'invecchiamento ed il rischio di isolamento, di solitudine, di chiusura dal mondo. Che in una società liquida come la nostra, dominata dai social e da un'apparente perdita di valori e tradizioni è sempre più una minaccia.


Un'iniziativa che tredici mesi fa era stata promossa sotto il cappello di “Nati per Muoversi” e che a ottobre scorso si è invece identificata nel marchio (e nello slogan) di “Dis-Equality”, all'interno del quale l'associazione Benessere ha svolto un ruolo di primo piano ed assieme alla quale hanno operato anche altre compagini particolarmente attive nel sociale: Televita con i progetti Amalia e TriesteAbile, Le Buone Pratiche, Sport for All ma anche la Consulta Regionale Disabili, la locale sezione della Lega Navale, Sweet Heart Dolce Cuore, Astro, Anffas, Oltre Quella Sedia e l'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata attraverso le Microaree.


Benessere novembre 2019 Un'esperienza unica per coloro che, di buon mattino e grazie ad un meteo particolarmente clemente, sono salpati per vivere la Barcolana a modo loro, in uno degli scafi messi a disposizione dagli armatori accostatisi a questo progetto; un approccio diverso, sicuramente originale e per molti unico di entrare a diretto contatto con il nostro golfo in quella che è la festa di Trieste per antonomasia, in mezzo alle imbarcazioni più performanti, quelle in lotta per il primato, ed ai velisti “della domenica”, che non badano alla posizione di classifica ma si accontentano di esserci, assieme ai “piccoli” ed assieme ai big. E mai come in questo caso il titolo dell'iniziativa è stato più azzeccato: “l'unione fa la... flotta”, perché l'integrazione, la vicinanza, la socializzazione rappresentano aspetti spesso trascurati ma fondamentali per vivere più sereni, in armonia, in pace col mondo.


L'associazione Benessere è stata ancora una volta fra gli artefici principali di un'iniziativa che punta a coinvolgere categorie eterogenee di persone: chi soffre di determinate patologie fisiche, i diversamente abili ma anche chi si trova in condizioni disagiate dal punto di vista psicologico. E' nei confronti di tutti loro che la realtà con sede in via Beccaria si rivolge quotidianamente, con un occhio di riguardo rivolto sempre agli anziani ma con un'attenzione specifica anche a chi presenta disturbi di altra natura. Lo fa ogni giorno, da inizio autunno a primavera inoltrata, all'interno dei ricreatori e nei Distretti Sanitari, lo fa d'estate con la ginnastica e le altre discipline sportive aperte a tutti sul lungomare di Barcola, a Melara e in Ponziana, e lo fa attraverso queste iniziative durante alcuni fra gli eventi più sentiti dalla cittadinanza.


L'unione fa la forza

La presenza alla regata più affollata del mondo è stata resa possibile anche dagli altri partner, sopra menzionati, e da una lunga serie di piccoli armatori che hanno messo a disposizione i propri scafi per gli ospiti aderenti a questo progetto. Un grazie dall'associazione Benessere, quindi, va rivolto ai proprietari di Nothing Personal, Ar Vag, Destiny, Spitz, Maria Elena, Zefiros, Cuore Matto, Mau III, Papillon, Corsara e Grifone One, dimostratisi ancora una volta particolarmente sensibili nei confronti di un'iniziativa di grande impatto sociale.


Ed anche questa volta particolarmente apprezzata è stata la collaborazione con il Centro Cardiovascolare diretto da Andrea Di Lenarda: alcuni pazienti seguiti dalla struttura territoriale all'interno del Maggiore hanno partecipato alla regata solidale, a conferma che l'unione, oltre a fare la flotta, fa anche... la forza.