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Pubblicato: 29/03/2017 da



Spettacolo benefico "Io e Lei"

federica lisi A pochi giorni di distanza dal quinto anniversario della scomparsa di Vigor Bovolenta (24 marzo 2012), abbiamo conosciuto la moglie Federica Lisi, che martedì 4 aprile sarà alla Contrada con il suo spettacolo “Io e Lei”, realizzato insieme alla cantautrice Pia Tuccito.

Nonostante una storia incredibile, Federica si mostra più sorridente che mai, con grande voglia di vivere e pronta ad aiutare il prossimo. E' mamma di cinque figli e lavora alla Federvolley: così, è rimasta vicina al mondo della pallavolo che è stata la sua prima passione. La stessa, peraltro, che l’ha portata a conoscere Vigor. La Lisi si è ritirata nel 2001 per dedicarsi a tempo pieno alla famiglia dopo nove stagioni tra A1 e A2.


Federica, ci racconti un po' la sua storia. Com'è cambiata la sua vita da quel 24 marzo di cinque anni fa?

“Quella data rappresenta un inizio e una fine. Una fine a livello di legame umano e un inizio di un percorso emotivo. Nei mesi a seguire il dolore è stato straziante, poi con il tempo impari a fare ordine nella tua vita e apprezzi tanto di più le piccole cose, che solo dopo degli accadimenti così forti puoi percepire. Parlando con mia madre, un giorno le ho detto che dopo tutto ciò non mi ammazzerà più nessuno e questo è anche il mio attuale motto alla vita. Chiaramente, ci sono ancora i momenti nei quali la ferita si fa sentire bella forte, ma sono circondata da persone che mi vogliono bene, a partire dai miei figli”.

Poco dopo quel tragico giorno è venuta a conoscenza dell'arrivo del piccolo Andrea, che ha più volte definito come un dono.

“Ho scoperto di aspettare Andrea circa una settimana dopo la scomparsa di Bovo. Eravamo in pieno lutto e all'inizio la notizia mi ha spiazzata, ma dopo quattro gravidanze a fecondazione assistita, questa è arrivata naturale. Si è trattato chiaramente di un segno che qualcuno mi ha mandato dal cielo. In lui ritrovo molti lati della stessa testardaggine che aveva mio marito. I figli sono la mia forza, quando ho dei momenti di incertezza li guardo e mi rispondono con uno sguardo che mi fa intendere che tutto andrà bene”.


Quando è nata l'idea di mettere la sua storia su carta, tramutandola nel libro “Noi non ci lasceremo mai”?

“E' stata una mia esigenza personale. Sentivo che dovevo farlo per dar voce alle mie emozioni. Non è assolutamente un'idea commerciale, ma ciò che voglio trasmettere è lo spirito che c'è dentro. Si è creata intorno a me una bomba mediatica ma io non ci ho mai mangiato e mai lo avrei fatto. L'unica cosa che mi interessa è aiutare le persone che hanno un trascorso simile al mio. Chi ha letto il libro sa che ci si scontra con forti emozioni che fanno battere il cuore, quel battito è quello di Vigor che io sto portando avanti”.

Come è arrivata invece sul palcoscenico con “Io e Lei”?

“Tutto è nato per caso. Durante una trasmissione televisiva ho conosciuto la rocker Pia Tuccito. Con lei mi sono subito trovata bene, ci capivamo al volo e parlandone, abbiamo avuto l'idea di raccontare i nostri vissuti, intrecciando le sue canzoni con le mie tracce. All'inizio è stato difficile leggere le mie emozioni sul palco e ad un certo punto volevo mollare. Qualcosa però mi ha spinto ad andare avanti e oggi sono fiera di averlo fatto”.

Tra una settimana la vedremo insieme a Pia Tuccito alla Contrada. Può anticiparci qualcosa?

“Innanzitutto mi preme ringraziare tutti coloro che si sono mossi per portare nella vostra splendida città lo spettacolo. Mi ha sorpreso incontrare tante persone che credono fortemente in ciò che facciamo e che si sono messe a disposizione. Sono felicissima di fare tappa a Trieste e per questo evento abbiamo apportato delle modifiche, in modo da rafforzare ancor di più il nostro messaggio. Sarà uno tsunami di emozioni”.