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Pubblicato: 02/02/2017 da



Vuoi controllare l'ipertensione arteriosa? fai sport! di Chiara Daneluzzi e Giorgio Faganello

ipertensione arteriosa? fai sport!L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, la sua prevalenza aumenta con l’età e spesso si associa a ipercolesterolemia, diabete mellito e obesità nella cosiddetta sindrome metabolica.

Le linee guida europee raccomandano, in generale, di mantenere i valori pressori al di sotto di 140/90 mmHg. I soggetti che superano questo limite sono definiti “ipertesi”. A giudizio del Medico di Base e dello specialista, i casi più impegnativi vengono sottoposti ad accertamenti clinico-strumentali (come elettrocardiogramma, Holter pressorio, ecocardiogramma, esami ematochimici) volti a escludere cause secondarie cioè legate ad alterazioni in organi specifici (come il rene, la tiroide, etc.). La maggioranza delle ipertensioni sono definite come “essenziali” ovvero senza una causa secondaria.

In quest’ultimo caso, non potendo cancellare dal proprio DNA la predisposizione alla pressione alta ereditata dai genitori, non resta che agire sui cosiddetti fattori modificabili come smettere di fumare, mangiare meno sale e perdere peso. Il sale causa ritenzione idrica e rende le arterie più sensibili alla vasocostrizione. È possibile limitarne l’uso evitando di aggiungerlo ai cibi, riducendo il consumo di prodotti in scatola, di salumi e di formaggi stagionati e preferendo le spezie, il succo di limone e l’aceto ai condimenti alternativi (come salsa di soia, dado, etc.). All’inizio può risultare difficile abituare il palato ad un tasso di minore sapidità: è un processo graduale che può prevedere l’inserimento una tantum di piccole dosi dei cibi “proibiti” per facilitare il mantenimento del nuovo regime alimentare, benefico per i valori pressori e il peso corporeo.

Il farmaco più efficace nelle mani del Medico è l’attività fisica. Si tratta di un farmaco gratis, estremamente facile da reperire, molto ben tollerato e con modesti effetti collaterali. Purtroppo, l’errore più comune in cui incappare, è considerare l’attività fisica non al pari di una prescrizione medica.

L'attività sportiva e quella fisica più in generale può essere sostanzialmente suddivisa in due tipologie differenti: da una parte quella aerobica e dall'altra quella anaerobica.

La prima delle due, l'attività fisica di tipo aerobico, è senz'altro la più raccomandata da tutti gli esperti in ambito medico perché produce maggiori benefici al nostro corpo. Essa consiste nel muovere ritmicamente e per un periodo continuato un numero elevato di muscoli. L'attività fisica aerobica include sia attività fisiche quotidiane come semplicemente camminare, andare in bicicletta, eseguire le faccende di casa più pesanti, oppure praticare uno sport tipo nuoto, canottaggio, danza, sci o fare jogging.

Bisogna sapere che l’attività fisica aerobica comporta due effetti: uno acuto o immediato e uno continuativo. Nel primo caso, in seguito a uno sforzo fisico, la pressione si abbassa, ma l’effetto è limitato nel tempo e dura circa cinque ore, con un abbassamento di circa nove millimetri di mercurio se lo sforzo è a media intensità (cioè al 50-60% della frequenza cardiaca massima) e fino a tredici millimetri di mercurio, se è intenso. L’esercizio continuativo, invece, riduce di circa 5 millimetri di mercurio la pressione, ma l’effetto dura nel tempo e i benefici che se ne traggono sono duraturi.

Certo non è sufficiente passeggiare davanti le vetrine del centro: per avere dei benefici è necessario, secondo alcuni studiosi, fare 10000 passi al giorno (circa 7 km), una meta poi non così impossibile considerando che anche i più sedentari arrivano a 5000. Nell’ultimo anno, la Società Europea di Cardiologia raccomanda per gli adulti sani almeno 150 minuti/settimana di attività fisica moderata oppure 75 minuti/settimana di attività fisica intensa. Per quantificare facilmente l'attività fisica senza ricorrere a tediosi calcoli matematici, ci si riferisce alla respirazione: se impedisce al soggetto una conversazione agevole significa che si tratta di un'attività fisica vigorosa! Non dimentichiamoci che per le persone più pigre vanno comunque bene, se non altro in una fase iniziale, anche sessioni di attività fisiche inferiori ai 10 minuti quotidiani.

Durante l’attività fisica, mettiamo in funzione la “pompa muscolare” cioè favoriamo il ritorno venoso dalle vene degli arti inferiori al cuore e manteniamo toniche le pareti dei vasi, contribuendo al buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare in toto.

I benefici dell’esercizio fisico aerobico (più resistenza che potenza) derivano dall’inibizione del sistema nervoso simpatico (quella parte del sistema nervoso che ci permette di affrontare le situazioni di stress e pericolo aumentando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa), dalla perdita di liquidi (come un vero diuretico), dalla distensione delle arterie (che diventano meno rigide e più elastiche), dalla liberazione di sostanze rilassanti (le famose endorfine), dal calo di peso e dalla riduzione di grassi e zuccheri nel sangue, dalla creazione di nuovi capillari nei muscoli scheletrici e nel muscolo cardiaco (un letto vascolare più ampio riduce le resistenze contro le quali il cuore deve pompare e può essere protettivo nel caso di ischemia). E questi benefici sono validi a tutte le età.


Peraltro, non bisogna sottovalutare l’effetto combinato derivante dal fatto che praticare attività fisica rende più felici. L’esercizio genera sensazioni di benessere: il corpo produce la serotonina, un neurotrasmettitore che alcuni definiscono “l’ormone della felicità”: prodotta dal cervello questa influisce sul sonno, sull’umore e sull’appetito. La carenza di serotonina può causare ansia, insonnia ed emicrania. Meno si produce serotonina e più forte è il senso di affaticamento e distress che avvertiamo durante la giornata. Praticare sport migliora la qualità della vita: in genere si ha un sonno regolare e una piacevole sensazione di appagamento. Fare una regolare attività fisica influisce quindi, sullo stato emozionale migliorando l’umore e sollevando il morale.

Ovviamente, se l’adozione di uno stile di vita sano non è sufficiente a raggiungere il target pressorio adeguato allora è necessario l’avvio di una terapia antipertensiva ad hoc.

 

Esercizio fisico vs ipertensione arteriosa

Riduce il tono simpatico (<frequenza cardiaca e <pressione arteriosa a riposo e da sforzo)

Favorisce la vasodilatazione arteriosa e migliora il tono venoso

Incremento della capillarizzazione nel muscolo

Aiuta a perdere peso

Riduce lo stress e libera sostanze euforizzanti, riducendo la fame nervosa

Effetti positivi sul sistema fibrinolitico

 

Ovviamente, per le persone che assumono farmaci, è meglio consultare il proprio medico prima di avviare un'attività fisica sostenuta e continuativa, chiedendo un'opinione al professionista che saprà consigliare sulla tipologia, la quantità e la frequenza dello sport da intraprendere.


“Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili” diceva un Maestro Zen, quindi non ci sono scuse, a volte indossare un paio di scarpe da ginnastica e iniziare a camminare può voler dire essere sulla strada giusta per abbandonare la sedentarietà e i rischi ad essa connessi!