Centro Cardiovascolare

È pronto ai blocchi di partenza SmartCare, progetto della Unione Europea che si propone di sperimentare le nuove frontiere della teleassistenza, telecontrollo e telemonitoraggio per assistere al proprio domicilio i cittadini anziani fragili. L'iniziativa, che vede la partecipazione di 43 partner di 23 diverse regioni europee insieme ad associazioni, società scientifiche e stakeholder, sarà coordinata, su mandato della Regione Friuli-Venezia Giulia, dall'Azienda per i Servizi Sanitari n.1 triestina che assume così il ruolo di capofila.

SmartCare ha come scopo la valorizzazione dell'assistenza domiciliare integrata sociosanitaria mediante l'uso di nuove tecnologie di teleassistenza e telecontrollo sanitario ed è finalizzato al mantenimento a domicilio delle persone anziane con bisogni complessi che necessitino di una presa incarico dei Servizi istituzionali di ambito sanitario (SSR) e dei Servizi Sociali degli Ambiti-Comuni (SSC); Servizi erogati dal Terzo Settore con la partecipazione del mondo della Informal Care (associazioni di volontariato, ecc.).

Un aspetto fondamentale del progetto è la priorità data alla soggettività e al protagonismo dell’utente e dei suoi familiari (empowerment) e la valorizzazione dell'integrazione/relazione tra persone e risorse tecnologiche.

La realizzazione e la positiva implementazione del progetto potrà migliorare le attuali conoscenze scientifiche, l'organizzazione e i contenuti della gestione degli utenti anziani, fragili, affetti da patologie croniche e permetterà di superare gli ostacoli che ancora impediscono all’offerta assistenziale di essere pronta, efficiente, equilibrata ed integrata nella risposta ai bisogni sociali e sanitari.

È auspicabile che questo progetto possa costituire l'inizio di una sistematica implementazione in FVG di un modello di assistenza sociosanitaria integrata supportata da una piattaforma ICT per la persona anziana affetta da patologie croniche con bisogni sanitari e sociali. SmartCare vuole dimostrare come la tecnologia, invece di svuotare l'intervento di contenuti sociali, può essere davvero messa al servizio della salute e del benessere della persona in un’ottica di assistenza al singolo e alla comunità.