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Pubblicato: 28/02/2014 da

Fonte: Riccardo Candido e Elisa Del Forno



Diabete e sport

Fare esercizio fisico, in qualsiasi modo si desideri, giochi, sport, hobby, fa bene a tutti, piccoli, giovani, adulti ed anziani: perché la persona con diabete dovrebbe privarsene?
Fare sport è divertente, ci dà la carica, c fa conoscere amici e ambienti nuovi: se ho il diabete ho anch'io il diritto di fare sport, di divertirmi, di incontrare persone nuove. Qualsiasi attività che faccia muovere i muscoli e battere forte il nostro cuore - giochi, ballo, corsa, bici, nuoto, sport di squadra, se svolta costantemente aumenta la nostra salute, ci rende più forti e capaci di superare meglio stress fisici o psicologici.

Avere il diabete non limita la possibilità di fare uno sport e di riuscirci bene.
Molti sono gli esempi di grandi atleti con diabete in Italia e, più in generale, nel mondo dello sport internazionale, da Nicholas Amodio, ex calciatore del Napoli, al grande Steve Redgrave, vincitore di cinque medaglie d'oro ai giochi olimpici nel canottaggio. Diventare un campione non è però l’obiettivo che ci deve indurre a praticare uno sport, anche se non è escluso che le persone con diabete possano diventare delle star nella loro disciplina.

Vivere dei momenti di attività felice, in compagnia e in allegria: questo è il primo obiettivo. Chi ha il diabete ha addirittura dei vantaggi extra se pratica regolarmente uno sport o ha un hobby che comporti attività fisica.

I BENEFICI DELL'ATTIVITÀ FISICA SUL DIABETE
La cura del diabete si basa principalmente su tre aspetti: la terapia con i farmaci (orali o insulina), la corretta alimentazione e l'attività fisica. Uno stile di vita attivo permette di:
- Ridurre l'insulino-resistenza, in modo da migliorare l'efficacia dell'insulina
- Migliorare il controllo glicemico perché durante l’esercizio si consumano gli zuccheri.

Inoltre ci sono effetti positivi dello sport nella prevenzione delle complicanze del diabete:
- Aiuta a controllare il peso corporeo: allenando i muscoli si aumenta la massa metabolicamente attiva per cui aumentiamo il nostro metabolismo basale
- Riduce il colesterolo e i triglicerdi
- Riduce la pressione arteriosa
- Dona sensazione di benessere attraverso la liberazione delle endorfine
- Migliora il movimento articolare, riduce il rischio di cadute accidentali
- Migliora la capacità respiratoria e il tono muscolare
- Previene l’osteoporosi: ritarda la perdita di massa ossea nelle donne in post-menopausa.

D’altro canto la sedentarietà favorisce la comparsa di dolori articolari, porta ad un affievolimento del tono muscolare, determina la difficoltà a compiere tutte quelle azioni che prima si facevano senza alcun problema ed è associata ad un aumento di peso. Tutto questo si ripercuote sul tono dell’umore con un atteggiamento pessimistico in relazione alle proprie condizioni di salute. Proprio per questo motivo è importante includere l’attività fisica tra le attività abituali e tenere sempre presente che i migliori risultati potranno essere ottenuti solo attraverso una pratica regolare nel tempo.

QUALE ATTIVITÀ FISICA È PIÙ EFFICACE?
L'allenamento aerobico è un ottimo esercizio per allenare la forza, la resistenza cardiovascolare e muscolare: prevede movimenti ripetuti e continuativi, a bassa o media intensità, senza superare la soglia anaerobica. Affinché l’attività fisica produca benefici evidenti dal punto di vista della salute, si consiglia un esercizio continuativo per almeno 30 minuti, da svolgere 3–5 volte alla settimana.
Esempio: camminata, nuoto, ginnastica, bicicletta, ballo…

SPORT NELLE PERSONE IN TERAPIA INSULINICA
Se l'attività sportiva ha enormi vantaggi per la nostra salute, in particolare nelle persone con diabete, per fare in sicurezza uno sport o qualsiasi attività fisica che comporti un impegno muscolare prolungato ed intenso (che ci fa sentire un po’ di fiatone e il cuore che batte più forte…) è necessario conoscere cosa succede quando facciamo un po' di moto, soprattutto se intenso e prolungato, per adottare degli accorgimenti o delle modifiche dell’insulina.

ATTENZIONE ALLA GLICEMIA
- Se l'attività fisica dura meno di 30 minuti generalmente non incide sulla glicemia
- Se l’attività fisica è prolungata e intensa può abbassare troppo la glicemia.
In questo caso dovrò prendere a intervalli regolari cibi che contengono carboidrati complessi per evitare di andare in ipoglicemia.
- Si consiglia di misurare sempre la glicemia prima di iniziare l’attività fisica: se la glicemia è bassa (inferiore a 100mg/dl) bisogna prendere uno spuntino prima di iniziare.
- Durante l’attività è bene integrare gli zuccheri consumati con uno spuntino ogni 30 minuti di attività fisica, per esempio: un pacchetto di cracker, o un frutto, o 30 grammi di pane
- È preferibile assumere zuccheri semplici solo con glicemia inferiore a 70mg/dl, oppure se l’allenamento è molto intenso. In questo caso posso prendere a intervalli regolari di 30 minuti uno spuntino che contenga carboidrati complessi +150 ml di bevanda zuccherata (succo di frutta, bevanda energetica, coca-cola) da sorseggiare per assicurare una adeguata idratazione.
- Se prima dell'attività fisica ho la glicemia elevata (maggiore di 250mg/dl) è bene fare il controllo dei chetoni: se presenti non praticare alcuno sport, iniettare 2-3 unità di insulina rapida e misurare la glicemia nuovamente dopo un’ora.

Cosa fare se la glicemia scende troppo (ipoglicemia) durante l'attività fisica
- Imparare a riconoscere i sintomi dell'ipoglicemia che possono essere confusi con quelli indotti dalla fatica (sudore, batticuore, stanchezza). Spesso l'ipoglicemia ci fa sentire i muscoli “vuoti”/privi di forza
- Bisogna fermarsi, mettersi a riposo e misurare la glicemia. Se è inferiore a 70mg/dl prendere subito 15 g di zuccheri semplici + 20-30 g di carboidrati complessi
Esempio: Un succo di frutta + un pacchetto di cracker o 3 biscotti
- Aspettare 15 minuti e dopo misurare nuovamente la glicemia. Se è ancora inferiore a 100 mg/dl prendo di nuovo 15 g di zuccheri semplici.
Si consiglia di riprendere l'attività solo quando la glicemia è superiore a 100mg/dl.

QUANDO È NECESSARIO RIDURRE L'INSULINA?
- Quando lo sport è svolto subito dopo i pasti: entro 3-4 ore dopo l'iniezione dell'insulina rapida. Perché sia l'insulina che l'attività fisica abbassano la glicemia. In questo caso dovrò ridurre l'insulina del pasto precedente all'esercizio del 25-50% in base all'intensità dell'attività fisica. Se l'esercizio dura meno di 30 minuti non occorre modificare l'insulina.
- L'attività fisica continua ad agire sulla glicemia anche nelle ore successive all'esercizio per cui dovrò misurare più spesso la glicemia e in caso ridurre anche l'insulina del pasto successivo.
- In alcuni casi è necessario ridurre la dose di insulina lenta serale del 20–30% se l’attività fisica è intensa e viene eseguita nel tardo pomeriggio o la sera.

COSA FARE DOPO L'ATTIVITÀ SPORTIVA
- Assicurare un’adeguata idratazione con acqua (almeno 500 ml). L’uso di integratori alimentari è utile solo nel caso in cui gli allenamenti siano frequenti, di lunga durata e ad alta intensità.
- Il pasto successivo all’allenamento dovrà essere completo per garantire il ripristino delle riserve di glicogeno e per il ripristino delle proteine muscolari. Per esempio: pasta o riso + secondo piatto + verdure + un panino + un frutto.

EFFETTO PARADOSSO: IPERGLICEMIA DOPO L'ATTIVITÀ FISICA
Solitamente l’attività fisica abbassa la glicemia per il maggior consumo di glicogeno e glucosio, ma ci sono alcuni casi in cui avviene proprio il contrario:
- Quando l’allenamento viene svolto in condizioni di bassi livelli di insulina nel nostro organismo, per esempio prima di cena quando l’insulina basale sta terminando la sua azione o se abbiamo fatto poca insulina. In questo caso i muscoli non riescono ad utilizzare il glucosio e vengono prodotti corpi chetonici.
- Quando la performance sportiva porta ad una condizione di stress emotivo o se lo sforzo è eccessivo: si ha la secrezione di adrenalina e noradrenalina che aumentano la glicemia.
- Nel caso in cui durante l’attività fisica vi sia stata un’ipoglicemia non avvertita, e quindi non trattata in modo adeguato con gli zuccheri semplici. L’organismo mette in atto un sistema di riserva per far aumentare la glicemia liberando il glucagone, cortisolo, adrenalina e noradrenalina.
- Quando durante l’allenamento assumiamo più zuccheri rispetto a quelli che consumiamo.

In sintesi (manuale rapido):
- Fare sport fa bene alla salute ed al nostro diabete.
- Portare sempre con sé il misuratore della glicemia.
- Avere sempre con noi cibi dolci per eventuale ipoglicemia.
- Correggiamo un’eventuale ipoglicemia ai primi segni: mai aspettare.
- Misurare la glicemia prima e dopo e regolarsi di conseguenza.
- Specie le prime volte ridurre preventivamente la dose basale precedente e seguente all’attività sportiva.
- Se facciamo sport nel periodo di azione dell’analogo rapido, riduciamo prima la dose e/o mangiamo carboidrati extra.
- Ricordiamo che nelle ore seguenti all’esercizio abbiamo bisogno di meno insulina: regoliamoci di conseguenza.
- Se ci alleniamo regolarmente e progressivamente raggiungeremo un nuovo e migliore equilibrio metabolico, le glicemie saranno più stabili e non saranno più necessari tanti cambiamenti: sarà tutto più semplice.
- nno la nostra guida.

E adesso tutti a divertirsi con il nostro sport preferito...

Autori: Riccardo Candido e Elisa Del Forno